LA TERRITORIALITA' NON SI PUO' ADDOMESTICARE !
"Nuvole nere si addensano all'orizzonte... piove..." erano le prime parole del mio tema libero alle elementari dedicato al temporale.
Poiche' vedo avvicinarsi nubi di ogni genere ( dalle dichiarazioni di Lupi sulla "regolamentazione" dell'applicazione cosiddetta del capitale finanziario, a quanto succede alla commisione consultiva taxi di Roma, a titubanze varie per la tenuta del Parlamentino taxi nazionale a Firenze, ecc...) occorre alzare le antenne e qualcosaltro.
Tutto cio' finalizzato al fatto che le organizzazioni sindacali dei tassisti, pur nella articolazione del pensiero e nel rispetto reciproco ,mantengano un chiaro orientamento e una conseguente iniziativa per il pieno rispetto della parola d'ordine a fondamento del tassismo italiano : " 1 licenza, 1 vettura, 1 turno di lavoro, 1 territorio".
Il rispetto di questa posizione a partire dalla territorialita' , lo so, impone - di fatto - la rottura piena e senza eccezioni con coloro che utilizzano in maniera difforme dalle leggi e regolamentazioni vigenti, le licenze e le autorizzazioni.
Lo so e' una battaglia pesante ma non ci sono alternative.
Ci sono momenti in cui o siamo di qua o siamo di la'.
Accordi sulla materia della territorialita' sono impossibili,
E' vero che il castoro e' un animale che insegna molto ma qui non e' imitabile.
A chi piace disegnarmi come un "mediatore" sappia che quello e' sempre il mio metodo di approccio ma nel merito la mediazione la faccio solo quando e' possibile e soprattutto quando si situa nel rispetto dei mandati avuti dai lavoratori che devo rappresentare,
E in ogni caso la mediazione e' sempre sottoposta al referendum della platea dei lavoratori interessati alla medesima .
Quindi, semplificando, le tribu' del popolo rosso , come sempre, facciano rullare i tamburi e disotterrino l'ascia di guerra!
Roberto Cassigoli